
Autore: Alessandra Bianchi
Data di pubblicazione: 27 aprile 2021
Tante polizze vendute nelle Filiali bancarie
Nelle ultime settimane ho incontrato diverse persone per la prima volta che vorrebbero essere seguiti da me.
Tutti clienti di filiali diverse di Firenze di due gruppi bancari primari italiani.
Si sono presentati con la situazione dei loro portafogli che nel 90% dei casi era composto da solo investimenti assicurativi e la compagnia assicurativa era quella del Gruppo bancario stesso (che coincidenza!)
In alcuni casi dall’estratto conto si è scoperto addebiti mensili che andavano ad alimentare una polizza che il cliente non ricordava di avere.
I clienti a cui chiedevo che tipo di contratto avevano sottoscritto non erano in grado di dare puntuali informazioni ma solo di affermare che erano investimenti sicuri, che potevano venire via quando volevano e cose generiche di questo tipo.
In tutti i casi mi sono fatta lasciare la situazione di portafoglio e mi sono messa ad analizzare i prospetti informativi dei vari contratti che ho reperito online.
Ebbene nel 100% dei casi gli investimenti assicurativi erano in polizze di ramo I cioè polizze vita basate sulla Gestione Separata della compagnia stessa. Il rischio in effetti minimo ma era “sfuggito” all’addetto della Banca di dire al cliente che sul versamento del capitale veniva presa una commissione che andava dal 3 al 5%, a seconda dell’Istituto, e che il rendimento annuale è dello 0,8-1% lordo annuo. Quindi all’investitore ci vorranno dai 3 ai 5 anni d'investimento per riprendere il capitale versato, solo dopo tale periodo il cliente comincia a guadagnare. Il cliente comunque poteva in qualsiasi momento vendere la polizza sì ma con una penale di uscita che diminuisce col decorrere del tempo e che va dal 6% nel primo anno sino a zero dopo il sesto anno.
Non è stato facile trasferire queste informazioni ai clienti che si sono sentiti traditi dalla propria Banca e dalla persona a cui si riferiscono da anni ma anche si sono sentiti “mortificati” di essersi fidati. Una persona mi ha detto: “Chissà quante altre volte mi hanno fregata”. E’ molto triste ciò! E non fa bene al sistema e alla fiducia delle persone nel sistema.
Chi mi conosce e lavora con me sa bene che non ci sono pasti gratis quindi ogni portafoglio d'investimento ha un costo e non si può prescindere da questo ma il mio cliente sa bene che ogni costo che assume porterà con sé un beneficio in termini di rendimento, di diversificazione, di rischio, di mercato e di costo stesso.
Altro tema è approfittarsi della fiducia delle persone e “rifilare” loro qualsivoglia strumento finanziario ben sponsorizzato e confezionato nel solo interesse dell’Istituto Bancario per cui si lavora come dipendenti per fare il budget del mese.
Informatevi sempre prima di firmare un contratto in special modo contratti assicurativi pluriennali o a vita intera o fondi pensioni.
Le cose da chiedere sono:
- Commissioni su versamenti
- Commissioni per uscire
e vi devono dare numeri precisi, percentuali, poi avute queste informazioni valuterete il rendimento e il rischio, la commissione di gestione, la tassazione etc …
Rivolgetevi a professionisti che non hanno conflitto d'interessi con la Banca con cui collaborano e comunque fate anche a loro le domande e pretendete risposte e poi quando avete ben compreso tutto firmate.
Dobbiamo cambiare questo sistema e il potere lo avete voi investitori non le Banche!
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