Autore: Alessandra Bianchi
Data di pubblicazione: 28 aprile 2020
Germania 550 miliardi, Italia 50 miliardi
La notizia di questi giorni è che la Germania stanzia più dell'Italia: 550 miliardi contro i 25 miliardi.
Ma è davvero così?
Le cifre di 550 miliardi e 25 miliardi sono stanziamenti previsti dai diversi Stati per superare il periodo di crisi dovuta all'emergenza coronavirus.
Concentrandosi sulla parola “stanziamenti” come ormai ben noto a tutti l’Italia ha stanziato 25 miliardi di euro con il decreto Cura Italia, soldi che saranno spesi nell'immediato futuro per far fronte all'emergenza.
Situazione differente per la Germania che ancora non ha stanziato 550 miliardi per l'emergenza. I 550 miliardi è liquidità messa a disposizione dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW), la Banca pubblica di investimenti tedesca. I 550 miliardi non sono altro che una garanzia cioè sono soldi che la Germania è in grado di assicurare al proprio tessuto economico in questo periodo di emergenza.
Detto ciò il paragone è impossibile oppure deve essere fatto in termini diversi.
Come spiegato dal ministro dell'economia italiano Gualtieri “ abbiamo una fortissima iniezione di liquidità nel sistema del credito che può mobilitare circa 350 miliardi di euro di finanziamenti dell'economia reale”. Ma come si arriva a 350 miliardi? Lo si ha attraverso l'effetto leva Gualtieri spiega:” con risorse aggiuntive che noi stanziamo per il Fondo garanzia a sostegno della Cassa depositi e prestiti o dando una garanzia diretta al sistema bancario noi consentiamo di sostenere circa 350 miliardi di finanziamenti che è una cifra grosso modo equivalente in percentuale di PIL a quella tedesca. Le modalità sono diverse ma l'effetto complessivo è analogo” .
Rimane comunque una differenza tra 350 miliardi e 550 miliardi. Queste cifre le dobbiamo rapportare ai differenti PIL: la Germania ha un PIL di 3.436 miliardi quindi 550 miliardi rappresentano il 16% mentre l'Italia ha un PIL di 1.788 miliardi quindi 350 miliardi rappresentano il 19,6%.
Aggiungo solo altri due spunti per chi vorrà approfondire ancor di più l’argomento:
La Germania è una repubblica federale, questo significa che le regioni hanno dei bilanci periferici mentre lo Stato risponde al bilancio centrale. Quindi gli “aiuti” di KfW non rientrano nel calcolo del debito pubblico teutonico grazie a criteri contabili ma le sue obbligazione sono garantite dal governo federale esattamente come i Bund.
Per quanto riguarda la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP), citata dal ministro Gualtieri, rappresenta, con il suo gruppo, il terzo operatore finanziario italiano e oltre il 70 per cento della sua raccolta è garantita dallo Stato. Ha importanti legami di credito e debito con l’amministrazione centrale dello Stato e con le amministrazioni locali. È controllata con quasi l’84 per cento delle azioni dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ed è classificata come “market unit” da Eurostat, quindi esterna alla PA. In base a tale classificazione, le passività di CDP, ossia la raccolta postale e le obbligazioni, non fanno parte del debito pubblico ai fini delle regole Eurostat. Lascio di seguito un link per chi volesse approfondire CDP e conti pubblici ➡️https://
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