
Autore: Alessandra Bianchi
Data di pubblicazione: 18 ottobre 2019
COSA DEVO SAPERE SUI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO?
Un fondo comune di investimento è simile ad una cassa comune, creata e gestita da una Società di Gestione del Risparmio (SGR) che raccoglie i capitali di risparmiatori piccoli e grandi e li investe sui mercati finanziari con l’obiettivo di diversificare l’investimento rispetto a quanto si otterrebbe investendo in un unico strumento finanziario.
La finalità dei fondi comuni di investimento è aggregare i patrimoni di più risparmiatori, investire sui mercati finanziari e creare valore nel tempo.
In pratica l’investitore con il suo patrimonio partecipa alla gestione del Fondo nel suo complesso e quindi beneficia della diversificazione sia in termini numerici in titoli che in termini geografici, di scadenza - per le obbligazioni -, di capitalizzazione - per le azioni.
Questo beneficio sarebbe per qualsiasi investitore impossibile sia in termini di costi, per la diversificazione numerica e di paesi, che in termini di importo e forse anche di competenze.
Per darvi un ordine di grandezza un fondo di investimento italiano classificato “bilanciato prudente”, non faccio nomi perchè non è questo che mi interessa, arriva ad avere 3.807,34 milioni di euro in gestione per un numero di titoli in portafoglio di 222 obbligazioni e 71 azioni. Quindi io che verso i miei 10.000,00 euro è come se comprassi in proporzione 293 titoli, in questo senso la finalità aggregante dei risparmiatori.
Uno dei modi in cui si classificano i fondi comuni di investimento si basa sulla tipologia di strumento finanziario in cui investono.
Il risparmiatore deve decidere al momento del versamento in quale “cassa comune” versare il proprio capitale, a seconda delle sue esigenze e propensione al rischio. Ogni SGR ha un’ampia varietà di tipologie di Fondi in cui investire, è vero anche che ogni società poi ha il suo fiore all’occhiello come gestore e come esperienza e competenza del team di gestione.
Costano i Fondi Comuni di Investimento?
Si.
Il risparmiatore paga le commissioni di gestione, le commissioni di performance,nel caso che il gestore abbia rendimento superiori a un parametro fissato preventivamente, ed altri costi ricorrenti che servono proprio a pagare sia la struttura fisica della SGR , il team di gestori ed i costi vivi di contabilizzazione, di acquisto e vendita titoli, proprio come ogni cliente avrebbe nel caso del fai da te (riferito ai costi di compravendita o di copertura cambio …).
Le commissioni di gestione sono diverse a seconda della tipologia di strumento finanziario in cui investono i Fondi comuni.
Tutti i costi di cui sopra sono detratti a monte dal capitale del Fondo, per intenderci dai 3.807,29 milioni di euro di cui sopra, quindi il prezzo che le quote del Fondo comune di investimento hanno è già al netto dei costi di cui sopra.
Parte dei costi sopracitati viene versato sull’intermediario finanziario che colloca lo strumento finanziario ( Banca o consulente finanziario).
Fiscalità del Fondo comune di investimento :
Tutti i fondi sono tassati esclusivamente sul realizzato, cioè sui guadagni effettivi maturati al momento del rimborso.
Ma il fisco italiano distingue i redditi generati dagli investimenti finanziari in 2 categorie:
i redditi diversi - tipicamente le plusvalenze derivanti dalla compravendita di titoli
i redditi di capitale - le cedole riscosse dall’investimento in obbligazioni, i dividendi pagati dai titoli azionari, i disaggi di emissione sui prestiti obbligazionari,…
Le minusvalenze da capital gain (perdite su fondi comuni) sono quindi considerate redditi diversi e restano a disposizione per compensare le eventuali plusvalenze – derivanti ad esempio da un guadagno su investimento su un’azione singola – per i successivi quattro anni; i redditi di capitale invece, sono tassati sempre e comunque.
Quindi le plusvalenze sono tassate subito, in quanto identificate dalla normativa fiscale come redditi da capitale. Le minusvalenze, invece, sono redditi diversi.
Con la conseguenza, per te, che se hai venduto un fondo in perdita non potrai compensare tale danno con i futuri utili di altri fondi comuni, perché si tratta di due forme di reddito diverse.
La tassazione sui guadagni (plusvalenze) è attualmente del 26% .
Bisogna ricordare altresì che nel portafoglio del Fondo potrebbero essere presenti titoli con una tassazione diversa - esempio Titoli di Stato italiani - quindi la Sgr penserà a gestire la diversa tassazione in modo che il risparmiatore non paghi sul totale della plusvalenza l’aliquota del 26%.
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