Autore: Alessandra Bianchi
Data di pubblicazione: 18 ottobre 2019
PIANETA “BANCHE”: CHE LINGUA SI PARLA?
Vi è mai capitato di sentire parlare gli operatori finanziari e non capire i termini che usano?
Vi siete mai trovati in difficoltà a interrompere di continuo per chiedere “Scusi ma cosa vuol dire…?" Avete mai acquistato o rifiutato servizi in “Banca” senza aver compreso fino in fondo tutte le caratteristiche?
No problem! Accade di frequente a molte persone, è necessario fare un po' di chiarezza, ecco di seguito alcuni termini molto in uso sia tra gli intermediari finanziari che sui giornali che forse non a tutti sono chiari.
Preciso che userò la parola “Banca” in senso lato per identificare tutti gli intermediari finanziari, quelle istituzioni con cui entriamo in relazione per impiegare i nostri denari.
Quando andiamo in “Banca” e chiediamo di acquistare un’azione, un’obbligazione o un qualsiasi altro titolo, l’attività che ci viene prestata è un SERVIZIO DI INVESTIMENTO.
Quindi il SERVIZIO DI INVESTIMENTO è semplicemente l’attività attraverso la quale possiamo impiegare, sotto varie forme, i nostri risparmi in strumenti finanziari.
Uno STRUMENTO FINANZIARIO è il termine con cui ci si riferisce ad azioni, obbligazioni, titoli di stato, quote di fondi comuni di investimento, derivati… Insomma tutti quegli strumenti attraverso i quali è possibile investire i nostri soldi.
Invece per SERVIZIO DI CONSULENZA IN MATERIA DI INVESTIMENTO si intende il prestare raccomandazioni personalizzate a un cliente, richieste direttamente dal cliente o offerte su iniziativa della “Banca”, riguardo una o più operazioni su strumenti finanziari.
La raccomandazione e il consiglio si concretizza nel suggerire di acquistare, vendere, scambiare o semplicemente continuare a tenere uno specifico strumento finanziario.
Personalizzate perché adatte per il cliente in considerazione delle sue caratteristiche.
Differente da una raccomandazione non personalizzata che viene diffusa al pubblico mediante televisione, giornali, cioè canali di distribuzione.
La Consulenza in senso proprio assicura un elevato grado di tutela perché mette al servizio del cliente-investitore una professionalità che suggerirà solo operazioni ritenute adeguate assumendosene anche la responsabilità. Di conseguenza il cliente dovrà fornire più informazioni possibili alla “Banca”, adatte a stabilire l’adeguatezza delle operazioni.
La Consulenza generica è quando i consigli sono in merito a una tipologia di strumento finanziario (azione, obbligazione …) senza riferirsi a un titolo in particolare, oppure alla composizione di un portafoglio (60% azionario-40% obbligazionario, privilegiare l’America o l’Asia …) senza individuare i titoli con cui realizzare il portafoglio, questo tipo di consulenza potrebbe essere considerata un momento preparatorio e strumentale a tutti i servizi di investimento.
Facciamo un esempio:
se l’operatore mi propone di comprare il Fondo XY si tratta di SERVIZIO DI CONSULENZA IN MATERIA DI INVESTIMENTO, ed è una raccomandazione personalizzata.
Se l’operatore mi dice che è il momento di investire in Europa si tratta di consulenza generica.
La consulenza personalizzata offre molte tutele all’investitore e ne prevede il coinvolgimento in termini di domande alle quali dovrà rispondere tramite il questionario MIFID di cui parleremo in una prossima pillola.
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